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DL 70/2011 - entro il 30 settembre "riaccatastamento" dei fabbricati rurali

I fabbricati rurali (cioè quelli aventi i requisiti previsti all'articolo 9 del Dl 557/1993) dovranno essere iscritti nelle categorie catastali A/6 e D/10 entro il 30 settembre prossimo (art. 7 del decreto Sviluppo n. 70/2011.
 E’ previsto che debba essere presentata dagli interessati una apposita comunicazione all'Agenzia del Territorio corredata da un'autocertificazione nella quale il richiedente attesti che il fabbricato rurale rispetti da almeno cinque anni e ininterrottamente i requisiti di cui al Dl 557/93.
 Successivamente entro il 20 novembre l'Agenzia del Territorio dovrà, previa verifica dei requisiti, convalidare oppure respingere con provvedimento motivato, le autocertificazioni presentate e, nel caso di accoglimento, attribuire la categoria A6 o D10 ai singoli fabbricati rurali.
In sostanza si tratta di un "riaccatastamento" che segue l'orientamento restrittivo della Corte di Cassazione che vuole la ruralità vincolata anche alla categoria catastale, oltre  che al rispetto delle norme contenute nell’articolo 9 del Dl 557/93.
 
 I casi di costruzioni rurali iscritte in catasto in categorie diverse da A6 e D10 sono numerosissimi: abitazioni iscritte nelle categorie A3 e A4, fabbricati strumentali iscritti nelle categorie D7 e D8 (attività di allevamento), nel D1 (impianti fotovoltaici di produzione energia), nella categoria C (depositi). Tutti questi casi vanno regolarizzati chiedendo la nuova classificazione catastale.