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Certificato successorio europeo: dal Regolamento UE alla L.164/2014

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n.261 del 10.11.2014 della legge n. 164/2014 il legislatore ha completato la normativa di riferimento per il rilascio del certificato successorio europeo, che consentirà la prova della qualità di erede facilitando la circolazione dei beni provenienti da successioni transnazionali.

La disposizione rilevante, articolo 32, rubricato “Disposizioni in materia di certificato successorio europeo prevede dunque l’istituzione del certificato successorio europeo. La finalità del certificato è l’introduzione di uno strumento che consenta di accertare, in modo agevole ed attendibile, la qualità di erede, e ciò in tutti gli Stati Membri

La legge completa il quadro del Regolamento UE n. 650/2012 del 4 luglio 2012, contenente una disciplina diretta a regolare una serie di aspetti delle fattispecie successorie con carattere transnazionale (individuazione degli organi giurisdizionali competenti e della legge applicabile, riconoscimento nello spazio giuridico europeo delle decisioni emesse e degli atti pubblici redatti nei singoli stati).

Il Regolamento europeo già di per sé normava il “certificato successorio europeo”, dettando una disciplina abbastanza dettagliata riguardo al contenuto del certificato, ai suoi effetti, ai soggetti richiedenti ed alle possibili controversie.

La legge infine ha stabilito che in Italia il certificato sia rilasciato da un notaio, che, pertanto, dovrà conservare l'originale del certificato e rilasciarne una o più copie autentiche al richiedente ed a chiunque dimostri di avervi interesse.

Per le eventuali controversie che sorgano in ordine all’attività di certificazione, inoltre, gli interessati potranno adire, mediante reclamo, il tribunale, in composizione collegiale, del luogo in cui sia residente il notaio che abbia “adottato la decisione impugnata” instaurando il procedimento tipico della volontaria giurisdizione (come risulta dal rinvio all’art. 739 c.p.c.).ù

La normativa in esame troverà applicazione alle successioni delle persone decedute a partire dal 17 agosto 2015 (per espressa previsione dell’art. 83 Regolamento UE).