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Emendamenti previsti al D.L 262/06 in materia di successioni e donazioni: ultime novità

Dopo l’entrata in vigore del decreto legge collegato alla finanziaria 2007 che introduceva nel nostro ordinamento una “originale” tassa di registro per i trasferimenti cd. a causa di morte, sembra essere pronto un emendamento in sede di conversione che rivoluzionerà nuovamente l’imposizione fiscale sulle successioni.

Superato l’empasse della tassa di registro sulle successioni, nata come escamotage per non dichiarare apertamente quella che, in effetti, era una reintroduzione della tassa di successione sugli immobili, l’emendamento, di tenore completamente diverso rispetto al decreto, reintrodurrà esplicitamente la tassa sulle successioni.

Dopo cinque anni dunque dalla sua abolizione la famigerata tassa successoria farà probabilmente presto nuovamente ingresso nel nostro ordinamento seppur con alcune sostanziali differenze.

In particolare la franchigia prevista per le successioni a favore del coniuge e dei parenti in linea retta sarà di un milione di euro, proprio allo scopo di tassare in realtà non tutte le successioni ma solo quelle inerenti grandi patrimoni. Si sottolinea infatti come la franchigia vada calcolata non sul valore di mercato degli immobili del de cuius bensì sul loro valore catastale, solitamente molto più basso.

Per le aliquote si parla del 4% per coniuge e parenti in linea retta per le somme eccedenti la franchigia (che non è ancora chiaro se vada riferita ad ogni singolo erede, fattispecie che alzerebbe ancora notevolmente il limite, oppure sul patrimonio); del 6% per le quote assegnate ad altri parenti fino al 4° grado, affini in linea retta e affini in linea collaterale e dell’8% per le quote assegnate ad altri soggetti.

L’emendamento infine sarà retroattivo al 3 ottobre, data di entrata in vigore del collegato,  eliminando così ex tunc gli effetti del D.L 262/06.
Si resta comunque in attesa di eventuali ulteriori emendamenti fino all’effettiva approvazione della legge di conversione del collegato.