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Maxiemendamento alla Finanziaria 2007: le nuove norme sulle successioni

Ormai è pronto il testo definitivo della manovra Finanziaria 2007: il maxiemendamento interamente sostitutivo del progetto che era stato presentato a novembre è stato approvato con la fiducia al Senato ed è in fase di approvazione alla Camera.

Queste le principali novità in materia di successioni (ai sensi del maxiemendamento commi 74-79):

innanzi tutto l’estensione della previsione di una franchigia almeno anche ai fratelli del de cuius. La vecchia normativa dell’imposta di successione prevedeva la stessa soglia di esenzione per tutti gli eredi a prescindere dal grado di parentela mentre il collegato alla finanziaria  che ha reintrodotto l’imposta ha previsto una soglia di esenzione molto alta ma solo per coniuge e parenti in linea retta. Da qui prende le mosse il legislatore per introdurre nella finanziaria la soglia di esenzione di 100.000 euro per i fratelli mentre lascia invariata per questi l’aliquota del 6% già prevista in finanziaria.

Soglia di esenzione in linea retta poi aumentata a 1 milione e 500.000 euro in caso di erede portatore di handicap riconosciuto grave ai sensi della legge n.104/1992.

Il legislatore della finanziaria si occupa inoltre di un’altra questione collegata alle successioni: la tassazione delle aziende cadute in successione, dei patti di famiglia e dei trust.

In particolare il maxiemendamento prevede che trasferimenti di aziende, rami d’azienda, quote sociali e azioni non siano soggetti all’imposta di successione nel caso siano partecipazioni per mezzo delle quali sia acquisito o integrato il controllo della società cui esse si riferiscono e gli eredi proseguano l’esercizio dell’attività o mantengano il pacchetto di controllo per almeno cinque anni dopo la successione.

Per quanto poi attiene ai trust, gestioni fiduciarie con cui il proprietario di determinati beni li attribuisce ad un gestore che deve garantire ai beneficiari quanto stabilito per contratto, la normativa li equipara alle società, pertanto non potranno più andare esenti dalle imposte di successione.

Un ultimo appunto: il maxiemendamento prevede che anche queste ulteriori modifiche alla disciplina impositiva sulle successioni, una volta entrate in vigore, saranno applicabili a tutte le successioni apertesi fino da 3 ottobre ultimo scorso (data, si rammenta, di entrata in vigore del decreto fiscale 262/06 collegato alla finanziaria 2007); poiché dunque ci si trova nuovamente di fronte ad una disposizione con efficacia retroattiva ci si potrebbe trovare di fronte a successioni già presentate con la liquidazione di imposte ad esempio senza soglie di esenzione per i fratelli e quindi di fronte alle conseguenti richieste di rimborso.

per scaricare il testo del axiemendamento in approvazione alla Camera:

http://www.geonetwork.eu/normativa/C1746_bis_B.pdf