il Codice appalti, così come è stato recentemente modificato dalla Legge di Stabilità, prevede che, dal 1 novembre p.v. sussisterà l’obbligo di ricorrere agli appalti centralizzati nei comuni non capoluogo; comuni che quindi provincia procederanno all'acquisizione di lavori, beni e servizi nell'ambito delle unioni dei comuni o costituendo un apposito accordo consortile e ricorrendo ad un soggetto aggregatore o alle province oppure potranno procedere attraverso gli strumenti elettronici di acquisto gestiti da Consip Spa o da altro soggetto aggregatore di riferimento. Unica deroga: i comuni con più di 10 mila abitanti per l’acquisto di beni, servizi e lavori di valore inferiore a 40 mila euro (possibilità che da gennaio verrà poi estesa anche ai comuni più piccoli).