Possibilità di leasing per realizzare opere pubbliche
Attraverso il disegno di legge sulla competitività si profila una nuova modifica alla legge Merloni, attraverso la previsione in base alla quale si consente alle Pubbliche Amministrazioni di realizzare i propri immobili ricorrendo al leasing anziché, come è sempre stato, all’appalto di costruzione di opere pubbliche.
Attraverso questa procedura, la società di leasing fornisce per un certo periodo di tempo un immobile esistente o che ancora deve essere edificato, all’ente pubblico il quale corrisponde alla società stessa un canone periodico. Al termine, l’ente pubblico avrà la possibilità di divenire proprietario dell’immobile in oggetto.
Poiché però il leasing è uno strumento prettamente finanziario, sarebbero gli istituti finanziari stessi a partecipare alle gare, indicando l’impresa costruttrice di propria fiducia, che procederà, così, all’esecuzione dell’opera pubblica.
Tale soluzione non è, però, condivisa da tutti: l’Ance, in primo luogo, lancia il grido d’allarme affermando che questo strumento di realizzazione delle opere pubbliche si porrebbe in contrasto con la normativa nazionale e comunitaria. Con la partecipazione alle gare da parte delle banche verrebbe, infatti, escluso il confronto tra i veri protagonisti della procedura, ovvero le imprese di costruzione.