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L’Autorità per la vigilanza nei lavori pubblici liberalizza i mini appalti

L’Autorità per la vigilanza nei lavori pubblici liberalizza i mini appalti

 

L’autorità per la Vigilanza nei Lavori Pubblici ha recentemente emanato la determinazione n. 6/2005 avente per oggetto “Aggiudicazione di appalti di lavori pubblici di importo inferiore alla soglia comunitaria: possibilità per le amministrazioni aggiudicatrici di valutare l’anomalia dell’offerta e di utilizzare il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa”.

In base alle affermazioni in essa contenute, vengono scalfiti due punti fermi della legge n. 109/94: i piccoli appalti potranno essere gestiti attraverso procedure scelte dall’amministrazione: la stazione appaltante non è più obbligata ad aggiudicare le gare facendo ricorso al criterio del prezzo più basso e non è più neppure tenuta ad escludere le offerte anomale. Si prevede, infatti, che, per gli appalti di lavori pubblici di importo inferiore alla soglia comunitaria, sussiste un potere discrezionale delle amministrazioni aggiudicatrici di procedere con la valutazione della congruità delle offerte anomale in contraddittorio in luogo dell’esclusione automatica delle medesime, non costituendo l’esclusione automatica un principio fondamentale ed inderogabile, ma solo una regola di semplificazione delle attività delle amministrazioni aggiudicatrici. Negli appalti di importo inferiore alla soglia comunitaria, le amministrazioni aggiudicatrici possono ricorrere al criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa in luogo del prezzo più basso, in tutte le ipotesi in cui le stesse lo ritengano opportuno per ragioni di pubblico interesse.

 

 

Per consultare il testo della determinazione

 

http://www.geonetwork.eu/leggi/determinazione6_2005.pdf