Tra le modifiche e semplificazioni del decreto Salva Italia è presente anche la riforma dekle norme sulla manutenzione straordinaria. Ad oggi, secondo il Testo Unico dell’Edilizia, gli ‘interventi di manutenzione straordinaria’ sono ‘le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso’.
Con le modifiche del decreto, a questi lavori si aggiungerebbero ‘gli interventi consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione delle opere anche se comportano la variazione del carico urbanistico purché si mantenga l’originaria destinazione d’ uso’.
Inoltre la semplificazione in atto prevede che vengano aggiunti all’elenco delle attività di edilizia libera, gli interventi di manutenzione straordinaria realizzati mediante opere interne alle costruzioni, che non comportino aumento di unità immobiliari nè modifica di destinazione d’uso implicante aumento del carico urbanistico; quasi tutte le ristrutturazioni di unità immobiliari dunque non richiederebbero più la Dia o la Scia, bastando invece una semplice comunicazione.