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Primi emendamenti al Decreto Bersani in materia di tassazione agli immobili

La proposta di emendamenti al Decreto Bersani presentata al Governo fa marcia indietro in materia di tassazione Iva degli immobili, questi i punti principali:
- reintroduzione della distinzione tra fabbricati abitativi e strumentali e correlata differenziazione dei regimi di tassazione;
- cancellazione della retroattività della norma (e della conseguente imposta rettifica della detrazione);
- inaugurazione del regime opzionale tra imponibilità ed esenzione Iva per le società.

In particolare occorre distinguere tra immobili ad uso abitativo e immobili strumentali:

- per i primi il decreto non introduce modifiche e rimangono esenti da Iva le locazioni effettuate nei confronti di qualsiasi locatario, nonché le cessioni anche effettuate da imprese nei confronti di qualsiasi acquirente, se entro quattro anni dalla costruzione o ristrutturazione dell’immobile.

- per i secondi invece viene prevista l’imponibilità Iva ma solo in determinati casi.

Questi i casi: 

- quando l'acquirente non è soggetto passivo d’imposta (enti, organizzazioni, associazioni);

- quando l’acquirente è soggetto con detraibilità Iva sino al 25% dell’imposta assolta sugli acquisti (banche o assicurazioni);

- quando in tal senso è deciso dalla società venditrice o locatrice.

Inoltre è stato introdotto un regime opzionale di imponibilità ed esenzione Iva, così che le società hanno la possibilità di scegliere se pagare o meno la suddetta imposta oppure essere assoggettati all’imposta catastale

Infine il decreto perde il valore retroattivo, per cui non sussisterà più l’obbligo di restituire l’Iva già detratta prima dell’entrata in vigore del Decreto.

Queste dunque le prime novità in materia di modifiche al Decreto Bersani che, nei prossimi giorni, dovrebbero essere decise in via definitiva.