Con la risoluzione n.365/07 l’Agenzia dell’Entrate torna ad affrontare l’argomento degli sgravi fiscali connessi ad interventi di riqualificazione energetica al fine di chiarire cosa si possa considerare “edificio” ai fini della Legge Finanziaria 2007.
La questione, sollevata da una ditta proprietaria di più immobili sui quali ha operato interventi di riqualificazione energetica connessi alla sostituzione di infissi, era, nello specifico, se per edificio si deve intendere l’immobile identificato catastalmente oppure, ai sensi della legge Finanziaria 2007 e del D.M. 19 febbraio 2007, la definizione di edificio sia diversa.
L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione in questione, specifica che, ai sensi della normativa fiscale in oggetto, per entità edilizia definita edificio da considerare per valutare il conseguimento del risparmio energetico, si deve intendere quella definita ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente "Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia", secondo il quale, ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera a) “"edificio" e' un sistema costituito dalle strutture edilizie esterne che delimitano uno spazio di volume definito, dalle strutture interne che ripartiscono detto volume e da tutti gli impianti e dispositivi tecnologici che si trovano stabilmente al suo interno; la superficie esterna che delimita un edificio può confinare con tutti o alcuni di questi elementi: l'ambiente esterno, il terreno, altri edifici; il termine può riferirsi a un intero edificio ovvero a parti di edificio progettate o ristrutturate per essere utilizzate come unità immobiliari a sé stanti”.
Ciò significa quindi che l'edificio oggetto di riqualificazione energetica non deve essere individuato sulla base della connotazione catastale attribuita alla costruzione edilizia, bensì in base alle caratteristiche costruttive che lo individuano e ne delimitano i confini in relazione allo spazio circostante.
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