Tra le novità normative previste dal disegno di legge comunitaria 2009 è l’abolizione del “valore normale” come riferimento per il calcolo di Iva e base imponibile.
L’Italia infatti era stata messa in mora dall’Unione Europea perché nelle compravendite immobiliari quantificava l’imposta sul valore aggiunto sulla base di un indicatore stimato e non su quella del valore indicato in fattura.
Con la riforma il valore normale rimarrà ancorato al prezzo di mercato ma il parametro di riferimento sarà il prezzo di acquisto o al costo di beni simili o alle spese necessarie per la loro esecuzione.
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