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Allo studio la riforma del catasto: metri quadri al posto di vani e localizzazione al posto di classi e categorie catastali

Tra le misure allo studio del governo anche la riforma del catasto, con il conseguente adeguamento dei valori catastali degli immobili a quelli di mercato.

Innanzi tutto si prevede il passaggio dall’attuale sistema per categorie e classi ad un sistema che tenga conto della localizzazione e delle caratteristiche edilizie e, soprattutto, la sostituzione del criterio del numero di vani con quello dei metri quadrati.

Verrà così rivista la base imponibile su cui calcolare le imposte, ivi compresa l’Imu.

Dalle indicazioni che provengono dal Ministero dell’Economia, che illustra i principi di questa riforma allo studio nel documento illustrativo della manovra, sono cinque i criteri su cui sarà disegnato il nuovo catasto:
”1. la costituzione di un sistema catastale che contempli assieme alla rendita (ovvero il reddito medio ordinariamente ritraibile al netto delle spese di manutenzione e gestione del bene), il valore patrimoniale del bene, al fine di assicurare una base imponibile adeguata da utilizzare per le diverse tipologie di tassazione;
2. la rideterminazione della classificazione dei beni immobiliari;
3. il superamento del sistema vigente per categorie e classi in relazione agli immobili ordinari, attraverso un sistema di funzioni statistiche che correlino il valore del bene o il reddito dello stesso alla localizzazione e alle caratteristiche edilizie;
4. il superamento, per abitazioni e uffici, del “vano” come unità di misura della consistenza a fini fiscali, sostituendolo con la “superficie” espressa in metri quadrati;
5. la riqualificazione dei metodi di stima diretta per gli immobili speciali.”