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Thyssen krupp - omicidio colposo plurimo aggraviato non volontario

Con sentenza delle sezioni unite della cassazione la vicenda della morte dei sette dipendenti della Thyssen Krupp Acciai a causa di un incidente sul lavoro per cui erano sotto processo gli organi apicali della società, responsabili penalmente ai sensi della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro giunge ad un punto fermo: il reato addebitato ai responsabili della sicurezza non è quello di omicidio volontario (richiesto dal pm secondo il principio del dolo eventuale) ma omicidio colposo aggravato (secondo il diverso principio della colpa cosciente);

Nel giudizio di primo grado il Tribunale aveva ritenuto responsabili alcuni dirigenti della azienda per la morte dei sette operai; ma la questione che le richieste della Procura di Torino aveva sollevato riguardava un delicato punto in diritto: se un caso come quello in esame dovesse essere inquadrato nella previsione dell’omicidio colposo plurimo aggravato dalla previsione dell’evento, o se potesse farsi riferimento alla più grave ipotesi di omicidio volontario previa qualificazione dell’elemento psicologico del delitto in termini di dolo eventuale.

Al contrario la corte d’appello aveva derubricato il reato, così come confermato in cassazione a omicidio colposo plurimo aggravato.