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Approvate le leggi sul condono edilizio anche in Veneto e Lazio

Quanto al Veneto si esclude la possibilità di sanatoria per le nuove costruzioni (salvo che si tratti di pertinenze prive di autonoma funzionalità quali, ad es., garage o tettoie). Il tetto massimo è, comunque, di 300 metri cubi.

Quanto agli ampliamenti, se questi siano relativi ad immobili a destinazione abitativa , direzionale, turistico alberghiera o commerciale, la sanatoria è ammessa purchè l'ampliamento non superi il 30% della volumetria originaria fino ad un massimo di 450 metri cubi.

Per le costruzioni a destinazione industriale, artigianale ed agricola, invece, la sanatoria sarà possibile solamente per gli ampliamenti che non superino il 20% della superficie coperta, sino ad un massimo di 450 metri quadrati di superficie lorda di pavimento.

Si prevede, inoltre un incremento dell'oblazione che è del 10% nelle zone vincolate e del 5% nel resto del territorio.

Per la presentazione delle domande si utilizza il modello statale allegato al D.L. n. 269/03.

La legge laziale (che verrà pubblicata sul Bollettino Regionale il prossimo 10 novembre) prevede la possibilità di sanatoria per le nuove costruzioni. Per le prime case il limite volumetrico è di 450 metri cubi per singola domanda e di 900 complessivi. Per le seconde case, invece, il tetto volumetrico massimo è pari a 300 metri cubi per singola domanda e di 600 metri cubi per l'intero edificio.

Nessuna possibilità di sanatoria, invece, per le nuove costruzioni a destinazione non residenziale.

Quanto agli ampliamenti (di edifici residenziali e non) l'aumento volumetrico non può eccedere il 20% della volumetria originaria oppure, in alternativa, i 200 metri cubi .

L'oblazione viene aumentato del 10%, mentre gli oneri concessori sono incrementati del 100% per le nuove costruzioni e gli ampliamenti e del 50% per i mutamenti di destinazione d'uso.