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All’esame del Senato la riforma del condominio

All’esame del Senato la riforma del condominio

 

La Commissione Giustizia del Senato ha iniziato la discussione del disegno di legge n. 1708 contenente il testo della riforma in materia di condominio.

 

Analizziamo i punti fondamentali dell’emananda riforma:

 

  • si prevede una semplificazione dell’elencazione delle parti comuni contenuta nell’art. 1117 del codice civile. La nuova formulazione prevede che sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piano di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo che, a pena di nullità, deve precisarne la diversa destinazione d’uso:

 

1) tutte le parti dell’edificio necessarie all’uso comune, quali il suolo su cui sorge l’edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni di ingresso, i vestiboli, gli anditi, i portici, i cortili;

 

 2) i locali per servizi in comune, quali la portineria, incluso l’alloggio del portiere, la lavanderia, il riscaldamento centrale, gli stenditoi, le centraline di controllo delle energie e delle telecomunicazioni;

 

 3) le opere, le installazioni, i manufatti di qualunque genere che servono all’uso e al godimento comune, quali gli ascensori, i pozzi, le cisterne, gli impianti idrici e fognari e i sistemi di distribuzione e di trasmissione per il gas, per l’energia elettrica, per il riscaldamento, per le telecomunicazioni e simili, fino al punto di diramazione degli impianti ai locali di proprietà esclusiva dei singoli condomini;

 

  • vengono fissate nuove regole per i condomini c.d. orizzontali, quali i supercondomini o i villaggi residenziali. I proprietari di tali complessi dovranno nominare uno speciale rappresentante (assimilabile all’amministratore dei normali condominii) dotato di vasti poteri sulle parti comuni facenti parte di  più condominii;

 

  • per le modifiche di destinazione d’uso e la sostituzione di parti comuni si prevede che queste possano essere approvata dall’assemblea, con un numero di voti che rappresenti almeno un terzo dei partecipanti al condominio e i due terzi del valore complessivo, nei soli casi in cui ne risulti cessata l’utilità ovvero risulti egualmente realizzabile l’interesse comune;

 

  • a tutela della destinazione d’uso si prevede, inoltre, che in caso di attività contraria alla destinazione d’uso delle parti comuni o delle unità immobiliari di proprietà esclusiva, ogni condomino può diffidare l’amministratore affinché entro trenta giorni agisca per la tutela degli interessi comuni. In mancanza dell’amministratore o se l’amministratore non provvede entro trenta giorni dalla diffida, ogni condomino può chiedere che il tribunale ne ordini la cessazione in via di urgenza, salvo in ogni caso il risarcimento del danno. Il danno deve essere determinato tenendo conto degli incrementi di valore, degli investimenti compiuti e dei benefici ricavati da ciascun interessato, nonché della gravità della colpa e dell’esigenza di scoraggiare reiterazioni;

 

  • quando si vogliano realizzare lavori relativi alla sicurezza, eliminazione delle barriere architettoniche, installazione di impianti satellitari, ecc. sarà sufficiente la maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresentino almeno un terzo dei proprietari e un terzo dei millesimi;

 

  • sono previsti nuovi ed ulteriori, motivi di revoca per giusta causa dell’amministratore. L’amministratore cessato dalla carica dovrà immediatamente consegnare la documentazione relativa al condominio. Nei casi in cui sia rilevabile una sua inerzia, anche parziale, nel perseguire un condomino moroso, l’amministratore risponderà in proprio dei debiti. Viene riproposto, inoltre, l’obbligo di iscrizione nel registro degli amministratori di condominio;

 

  • con riferimento alle deliberazioni dell’assemblea condominiale verrà riconosciuta, anche al condomino che non vi abbia preso parte, la possibilità di impugnarle qualora siano contrarie alla legge o al regolamento di condominio.

 

 Per consultare il testo del disegno di legge

 

http://www.geonetwork.eu/leggi/riforma condominio.pdf