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Il Vice Ministro Martinat propone una modifica dell'art. 26 della Legge Merloni

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha presentato una proposta di Ddl, il c.d. “decreto acciaio” (il cui scopo è di evitare che il rincaro del prezzo dell'acciaio e del bitume penalizzi gli appaltatori pubblici) volto a modificare l'art. 26 della Legge Merloni, laddove impone il c.d. "prezzo chiuso" e impedisce di rivedere gli importi contrattuali relativi agli appalti di lavori pubblici. La proposta prevede di riconoscere, anche alle imprese impegnate nei cantieri pubblici, il diritto al rimborso nel caso in cui un aumento dei prezzi della costruzione comporti, per le imprese stesse, un incremento dei costi superiore al 10% rispetto all'importo complessivo del contratto. L'art. 26 della Legge Merloni stabilisce, invece, che il prezzo dei lavori possa essere rivisto e modificato solo quando la differenza tra il tasso di inflazione reale e quello programmato nell'anno precedente superi il 2%.  

Il 30 giugno di ogni anno il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con proprio provvedimento, stabilirà, per ogni regione, l'effettivo aumento del tasso di inflazione reale misurato sui prodotti da costruzione, al netto del tasso di inflazione programmata nell'anno di presentazione dell'offerta, utilizzando, per ogni categoria i prezzi delle lavorazioni più significative e il loro peso rispetto alle diverse tipologie di opere.

La bozza del decreto in oggetto prevede, inoltre, l'aggiornamento annuale dei prezzari, la cui validità cesserebbe il 31 dicembre di ogni anno. L' aggiornamento annuale, spiegano dal Ministero, dovrebbe fare riferimento alle voci di elenco correlate a quei prodotti, destinati alle costruzioni, che siano stati soggetti a significativi incrementi di prezzi legati a particolari condizioni di mercato.