Centrostudi

Articoli e approfondimenti sulle ultime normative

Sentenza Cassazione n.26543/08 - accesso allo sgravio del 36% anche del convivente more uxorio

Con la sentenza Corte di Cassazione, Sezione Tributaria, 5 novembre 2008 n. 26543 si apre la porta alla possibilità di accedere alla detrazione Irpef del 36% per le spese di ristrutturazione anche per il convivente non legalmente sposato.

Nel caso in esame, un contribuente, convivente more uxorio con il proprietario dell'immobile, aveva chiesto la detrazione Irpef sulle spese di ristrutturazione da lui sostenute, pur non risultando residente, alla data di comunicazione di inizio lavori, nel Comune in cui era sito l’immobile oggetto degli interventi.
La pronuncia in questione assume rilevanza in ordine all’individuazione dei soggetti che hanno diritto alla detrazione Irpef del 36%, in quanto la Suprema Corte di Cassazione perviene all`espressa assimilazione del rapporto di convivenza ``more uxorio`` a quella di coniugio.

In sostanza, si ammette tra i soggetti legittimati alla fruizione della detrazione, non solo il coniuge convivente col titolare dell’immobile ristrutturato, ma anche il convivente ``more uxorio.

Nonostante la premessa generale che prevede il riconoscimento del diritto alla detrazione del convivente more uxorio, comunque, nel caso di specie il diritto alla detrazione non è  stato riconosciuto, non per il fatto che il convivente non fosse legalmente sposato, ma per l’assenza del presupposto essenziale del possesso o della detenzione dell’immobile in quanto i due non erano residenti nell'immobile per cui hanno chiesto lo sgravio.

Per scaricare il testo integrale della Sentenza clicca qui