La Conferenza Stato-Regioni esprime il proprio parere sul T.U. della sicurezza sul lavoro
Il Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (il cui iter legislativo dovrebbe chiudersi entro il 30 giugno p.v.) è approdato all’esame della Conferenza Stato-Regioni che ha espresso il proprio parere al riguardo.
Il parere reso è tutt’altro che positivo. Oltre ad alcuni rilievi mossi al contenuto del decreto, le Regioni hanno infatti evidenziato che lo schema del provvedimento de quo presenta problemi di legittimità costituzionale in relazione alle previsioni di cui all’articolo 117, comma 3 della Costituzione.
Il testo del decreto è stato, infatti, predisposto in assenza di una tecnica legislativa che proceda per principi fondamentali, come imporrebbe l’oggetto della disciplina, che è inerente ad una materia di legislazione concorrente. Le materie oggetto del provvedimento (tutela e sicurezza del lavoro e tutela della salute) rientrano, infatti, nell’ambito della competenza legislativa concorrente Stato-Regioni: allo Stato spetta, pertanto, la fissazione dei principi fondamentali, mentre alle Regioni compete la normazione di dettaglio.