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Pronte due linee guida in materia di scale portatili e di sistemi di arresto di caduta

Il Ministero del Lavoro e l' Ispesl hanno preparato due linee guida per garantire la sicurezza dei lavoratori operanti soprattutto nel settore edile.

Si tratta di direttive non aventi forza di legge a cui attenersi volontariamente per operare secondo regole di buona prassi.

Delle due direttive l'una si occupa delle scale portatili e l'altra dei sistemi di arresto di caduta dall'alto.

La scala portatile è attrezzatura di lavoro. Il datore di lavoro deve, pertanto, prendere coscienza del fatto che il lavoratore che opera su una scale è costantemente esposto al rischio di caduta. Si tratta quindi di limitare l'uso della scala per effettuare lavori in altezza ai soli casi in cui non sia possibile o preferibile l'utilizzo di altre attrezzature.

La scala deve essere intesa quale attrezzatura alternativa, da utilizzarsi nelle sole ipotesi in cui non si possa operare altrimenti (ad esempio, erigendo ponteggi o utilizzando ponti mobili) o in cui l'operazione da eseguire sia di breve durata con conseguente riduzione al minimo del rischio di caduta.

La seconda direttiva si occupa, invece dei sistemi di arresto di caduta. Oggetto delle linee guida sono, pertanto, la valutazione dell'esposizione concreta al rischio di caduta, la scelta di misure alternative, la definizione del tipo di rischio, la scelta dei dispositivi di protezione individuale e le attività accessorie da porre in essere. Vengono fornite utili ed importanti informazioni circa la pianificazione e gestione degli interventi di lavoro in quota e la conseguente adozione degli adeguati dispositivi di protezione individuale contro il rischio di gravi lesioni o addirittura di morte conseguente alla possibile caduta dall'alto.