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In arrivo la circolare ministeriale che contiene chiarimenti sul condono edilizio

In arrivo la circolare ministeriale che contiene alcuni chiarimenti in tema di condono edilizio

In questo articolo diamo una breve anticipazione del contenuto della circolare, di prossima pubblicazione, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, contenente alcuni chiarimenti in tema di condono edilizio.

La circolare giunge, purtroppo, però, fuori termine, ovvero quando tutte le domande di sanatoria sono state già presentate. Di fatto servirà, infatti, a poco, se non a chiarire alcuni dubbi interpretativi soprattutto per le singole amministrazioni chiamate ora a definire le migliaia di pratiche pendenti.

In primis la circolare esclude l'applicabilità delle riduzioni dell'oblazione previste dall'art. 34 della legge n. 47/85, per le attività industriali, artigianali, commerciali, sportive, culturali, sanitarie, religiose, turistiche e per le zone agricole. Nessuno sconto verrà applicato poi alle famiglie essendo esclusa l'applicazione della riduzione per il disagio abitativo.

La circolare chiarisce, inoltre, la disciplina dei mutamenti di destinazione d'uso. Al riguardo distingue tra:

  • mutamenti funzionali (cioè senza opere) che vengono ricondotti ad interventi per i quali non è necessario il preventivo rilascio del titolo abilitativo (e quindi non è necessario il condono perché non c'è illecito), salvo che la disciplina regionale preveda altrimenti;
  • mutamento di destinazione d'uso senza opere, ma in contrasto con le prescrizioni contenute negli strumenti urbanistici: l'abuso in questione rientra nella tipologia n. 3 poiché si tratta di variazione che determina un aumento degli standard urbanistici;
  • mutamento di destinazione d'uso che sia conforme alle prescrizioni degli strumenti urbanistici e agli strumenti di piano e che sia disciplinato dalla legge regionale che preveda la presentazione della DIA. In questo caso si rientra nella tipologia n. 6;
  • mutamento di destinazione d'uso con opere: al fine di individuare in quale tipologia di abuso (3, 4 o 5) rientra questa ipotesi si dovrà, preventivamente, verificare la natura delle opere realizzate.

La circolare non contiene, invece, alcun chiarimento con riferimento alla questione della condonabilità delle nuove costruzioni a destinazione non residenziale.