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Conflitto tra Stato e Regioni in materia di abusi ambientali

Si profila un nuovo conflitto di competenze tra Stato e Regioni in materia di sanatorie edilizie per quanto riguarda gli abusi commessi su aree soggette a vincolo ambientale. Il Senato, infatti, ha approvato un disegno di legge che ammette la sanatoria anche per gli abusi edilizi realizzati su aree ambientali protette, purchè siano stati ultimati entro il 30 settembre 2004 . L'istanza dovrà essere presentata entro il 31 gennaio 2005. L'art. 37 del disegno di legge in oggetto, prevede, infatti, l'estinzione dei reati in materia paesaggistica se il soggetto interessato alla sanatoria avrà ottenuto il parere favorevole, detto di compatibilità paesaggistica, dall'ente che gestisce il vincolo violato (per lo più il Comune).

Le Regioni sono, invece, con le loro leggi, intenzionate a limitare fortemente la sanabilità degli abusi realizzati su aree vincolate. Ma nel caso in cui si sia ottenuto il parere di compatibilità viene meno il presupposto adottato dalle Regioni per porre forti limiti alla sanatoria nelle zone soggette a vincolo ambientale: una volta che sia stata, infatti, accertata la sussistenza della compatibilità, non sarà più possibile escludere la sanabilità dell'abuso. Le Commissioni edilizie comunali dovrebbero, cioè, esprimere compatibilità su quegli stessi abusi che non vogliono condonare.

Ma come ci si deve comportare per chiedere la sanatoria di abusi commessi su aree ambientali?

La legge n. 362/03 non prevede una modulistica particolare ad hoc. Semplicemente si prevede che, nell'istanza di sanatoria edilizia si possa indicare se eventualmente l'area interessata sia soggetta a vincolo. E' possibile, comunque, che la sanatoria ambientale venga chiesta in via autonoma e separata: la domanda di condono edilizio deve, infatti, essere presentata entro il prossimo 10 dicembre, mentre la domanda di sanatoria ambientale può essere presentata entro il 31 gennaio2005